L’ultrasuono è una forma di energia meccanica, che non va considerata come fosse un tipo di energia elettrica e quindi non va collocata all’interno del gruppo dell’elettroterapia, ma bensì ricade nel più vasto gruppo degli agenti elettro-fisici.
Le vibrazioni meccaniche generate a frequenze crescenti sono note come ultrasuoni, il cui range va dagli 1.0 Mhz ai 3.0 Mhz.
L’effetto terapeutico più importante degli ultrasuoni è l’accelerazione della guarigione e quindi l’accorciamento dei tempi di recupero.
Le modalità di azione con cui è raggiunto questo risultato sono due:
Effetto termico:
Nella modalità termica, il collagene presente nel tessuto danneggiato di legamenti, tendini e fascie viene portato ad una temperatura di 40-45 °C e la conseguente iperemia reattiva causerà un effetto terapeutico.
Effetto non termico:
Nella modalità non termica gli effetti terapeutici dell’ultrasuono sono attribuiti a due effetti: Effetto di cavitazione ed effetto di streaming acustico.
- Effetto di cavitazione:
La cavitazione è la formazione di bolle di gas all’interno dei tessuti grazie alle quali viene implementato il fenomeno dello streaming acustico. - Streaming acustico:
Lo streaming acustico altera la permeabilità di membrana cellulare causando un’aumentata attività cellulare responsabile dell’effetto terapeutico.
L’ultrasuonoterapia è indicata nelle seguenti condizioni
• Capsulite adesiva (spalla congelata)
• Periartrite scapolo-omerale
• Artrosi (artrosi di ginocchio, artrosi di spalla ed artrosi dell’anca)
• Borsite
• Tendinite
• Patologie inserzionali (epicondilite laterale, fascite plantare, tendinite dell’Achilleo, tendinite rotulea)
• Strappi muscolari
• Lesioni tendinee
• Cervicalgia